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Didattica

Le classi > Primary school
PRIMARY SCHOOL (SCUOLA PRIMARIA)
 
L’organizzazione scolastica della Scuola Primaria si propone unicamente con il tempo prolungato.

Ogni classe  è affidata  ad una docente unica responsabile dell’azione educativa e didattica complessiva della classe, unitamente ai docenti di lingua inglese e psicomotricità.

Ciascun insegnante titolare impartisce diversi insegnamenti:
Lingua Italiana, Storia, Musica, Arte e Immagine, Matematica, Scienze, Geografia e Laboratorio Scientifico.
 
Essendo una scuola bilingue l’insegnamento della lingua inglese è esteso a tutte le classi con presenza della docente di lingua straniera o madrelingua tutti i giorni per almeno un'ora in ogni classe.
 
Il primo ciclo d’istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado. Ricopre un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e lo sviluppo dell’identità degli alunni, nel quale si pongono le basi e si acquisiscono gradualmente le competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita.
La scuola primaria, nell’ambito dell’istruzione obbligatoria, concorre alla formazione dell’uomo e del cittadino secondo i principi sanciti dalla nostra Costituzione nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, sociali e culturali.
Scopo primario di questo segmento è “sviluppare  la personalità del fanciullo promuovendo in lui la prima alfabetizzazione culturale” (art. 118 D.Lgs. n. 292/94).
Il nostro obiettivo è sviluppare la passione per la ricerca, l’autonomia di pensiero, le regole del vivere comunitario, valorizzando l’individuo e l’appartenenza al gruppo.
La crescita culturale e personale del bambino in un clima di fiduciosa autostima, rende la vita scolastica felice e gioiosa, accrescendo di anno in anno la passione per lo studio, la curiosità e la ricerca.
Il continuo desiderio di sperimentare e verificare con l’osservazione diretta porta gli alunni ad essere protagonisti del proprio sapere in modo così naturale e spontaneo da vivere la scuola come luogo di gioco/apprendimento.

La scuola primaria è suddivisa in una prima classe, primo biennio (classi seconda e terza) e secondo biennio (classi quarta e quinta).

Imparare non è solo un processo individuale; la dimensione sociale dell’apprendimento svolge un ruolo significativo. In tal senso molte sono le forme di interazione e collaborazione che possono essere introdotte, dall’aiuto reciproco all’apprendimento cooperativo, all’apprendimento tra pari, sia all’interno della classe, sia attraverso la formazione di gruppi di lavoro con alunni di classe o di diverse classi.
A questo scopo risulta molto efficace l’utilizzo delle nuove tecnologie che permettono agli alunni di operare insieme per costruire nuove conoscenze, ad esempio attraverso ricerche sul web e per creare corrispondenze con coetanei anche di altri paesi.
Le nostre aule infatti sono dotate di mezzi informatici con grandi monitor e tutte collegate alla rete di internet.
Il lavoro di gruppo favorisce l’analisi introspettiva e facilita l’interazione fra il sé e l’altro, favorendo lo scambio di conoscenze comuni e la capacità comunicativa.
Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio invece favorisce l’operatività ed allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa. Il laboratorio è la modalità di lavoro che meglio incoraggia la ricerca e la progettualità, coinvolge gli alunni nel pensare, organizzare, realizzare e valutare attività in modo condiviso e partecipato con altri. Può essere attivata sia nei diversi spazi ed occasioni interni alla scuola sia valorizzando il territorio come risorsa per l’apprendimento.
Nel corso dell’anno scolastico infatti si effettuano svariate visite d’istruzione e partecipazioni ad attività culturali con uscite collegate alle singole programmazioni di classe, di interclasse ed iniziative  d’istituto.

LA METODOLOGIA
É prevalentemente sperimentale e si avvale del metodo scientifico e di quello costruttivista. La fusione di questi due metodi porta il bambino a diventare protagonista del suo sapere.
Il nostro obiettivo è semplice: far imparare divertendo, appassionando i bambini alla ricerca del sapere e facendoglielo sperimentare in prima persona. Questo metodo sviluppa conoscenze di tipo reticolare, in quanto il bambino crea una rete di collegamenti tra ciò che conosce e i nuovi contenuti acquisiti, attuando un’organizzazione mentale pratica ed efficiente.
Il percorso di ricerca da effettuare con i bambini si ispira al metodo scientifico, utilizzando gli strumenti del brainstorming, il problem solving ed incentrando la fase di verifica sulle mappe concettuali
 
Naturalmente è un processo aperto e recursivo, non lineare, poiché quando si arriverà alla fine del percorso, la verifica permetterà al bambino di stabilire se il bisogno è stato soddisfatto, in caso contrario, alcune tappe andranno riviste.

IL COSTRUTTIVISMO: apprendimento attivo e significativo.
  • Gli studenti imparano ad imparare, assumono cioè il significato di “Acquisire controllo sui propri processi di costruzione dei significati” (Imparando ad imparare - Novak);
  • L’apprendimento è significativo: le nuove informazioni vengono incorporate nella struttura cognitiva grazie alle relazioni che si stabiliscono con le conoscenze preesistenti,inglobandole in una rete di concetti (Apprendimento significativo - Novak);
  • L’apprendimento significativo è perfettamente rappresentato dalle mappe concettuali ovvero reti semantiche i cui nodi sono i concetti, i collegamenti sono le relazioni tra i concetti;
  • Le mappe concettuali si possono usare in combinazione con il diagramma V di Gowin che si focalizza su una ricerca specifica: mappe su costrutti e concetti (ciò che si sa già) mappe su ciò che si osserva (ciò che si sta imparando);
  • Il modo in cui una mappa concettuale si arricchisce, si struttura e si trasforma va di pari passo con l’arricchirsi e lo strutturarsi della relativa mappa cognitiva;
  • Le mappe cognitive sono l’insieme di conoscenze, esperienze e opinioni che ognuno di noi ha su un argomento,e sono alla base della comunicazione;
  • La mappa concettuale è uno strumento di costruzione e di verifica che mostra quanto le relative mappe cognitive si siano andate via via arricchite e modificate;
  • La costruzione di mappe concettuali, gruppi di lavoro e metodo brainstorming stimolano gli alunni , specialmente quelli più timidi, e, semplificano l’organizzazione delle idee con le ramificazioni gerarchiche e associative;
  • Apprendimento significativo, dunque, in opposizione a quello mnemonico dove si imparano cose da ripetere per una interrogazione e da dimenticare subito dopo;
  • La scuola non come luogo di “addestramento” ovvero di attività tese ad indurre i comportamenti desiderati,ma di formazione,cioè di attività che forniscono gli strumenti per capire come e perché ciò che si è appreso si collega a ciò che già si conosceva;
  • Tutto quello che gli alunni hanno imparato in precedenza rappresenta il combustibile da usare per il nuovo apprendimento (Piaget - Assimilazione ed accomodamento);
  • L’alunno è protagonista non è solo fruitore passivo della realtà;
  • Apprendimento creativo: lo studente crea e ricrea una conoscenza per se stesso (Le molte facce del costruttivismo - D. Perkins);
  • Il problem-solving rappresenta l’esperienza che consente la costruzione della conoscenza;
  • L’insegnante come redattore, non dà soluzioni preconfezionate e semplificate, non impone “ex cathedra” una conoscenza ma fa si che ogni alunno ci “arrivi”, costruendo;
  • Gli alunni che capiscono quello che fanno sono più soddisfatti, e, le esperienze didattiche positive, aiutano a controllare i significati in modo che lo sforzo sia giustificato e generi soddisfazione;
  • Pensiero e azione si integrano e si coniugano con il sentimento;
  • L’operatività e la riflessione teorica avviene in un clima di scambio e confronto con il cooperative learning ;
  • Il confronto tra pari con la discussione in gruppo cooperativo avvia il processo di metacognizione e di consapevolezza dell’apprendimento individuale.

LE INDICAZIONI NAZIONALE ED I TRAGUARDI
La scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado costituiscono il primo segmento del percorso scolastico e contribuiscono in modo determinante all’elevazione culturale, sociale ed economica del Paese.
Il Ministero della Pubblica Istruzione con le Indicazioni Nazioni intende fissare gli obiettivi generali, gli obiettivi di apprendimento ed i relativi traguardi per lo sviluppo delle competenze dei bambini e ragazzi per ciascuna disciplina. Le scuole, nell’ambito dell’autonomia e della libertà d’insegnamento sono chiamate ad elaborare  il proprio curriculo per garantire un servizio di qualità.
Il sistema scolastico, nell’ambito del costante processo di elaborazione e verifica dei propri obiettivi e nel confronto con gli altri sistemi scolastici europei, intende promuovere e consolidare le competenze culturali basilari ed irrinunciabili tese a sviluppare, nel corso della vita, le competenze-chiave.
Di seguito si riporta la definizione delle otto competenze-chiave per l’apprendimento definite dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea del 18 dicembre 2006:
 
La comunicazione nella lingua madre è la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta ( comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e di interagire adeguatamente ed in modo creativo sul piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali, quali istruzione e formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero.
La comunicazione nelle lingue straniere condivide essenzialmente le principali abilità richieste per la comunicazione nella madrelingua. La comunicazione nelle lingue straniere richiede anche abilità quali la mediazione e la comprensione interculturale. Il livello di padronanza di un individuo varia inevitabilmente tra le quattro dimensioni (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e tra le diverse lingue a seconda del suo retroterra sociale e culturale, del suo ambiente e delle sue esigenze ed interessi.
La competenza matematica è l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane. Partendo da una solida padronanza delle competenze aritmetico – matematiche, l’accento è posto sugli aspetti del processo e dell’attività oltre che su quelli della conoscenza. La competenza matematica comporta in misura variabile, la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (pensiero logico e spaziale) e di presentazione (formule, modelli, schemi, grafici, rappresentazioni).
La competenza in campo scientifico si riferisce alla capacità e alla disponibilità a usare l’insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda sapendo identificare le problematiche e traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovati.
La competenza in campo tecnologico è considerata l’applicazione di tale conoscenza e metodologia per dare risposta ai desideri o bisogni avvertiti dagli esseri umani. La competenza in campo scientifico e tecnologico comporta la comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività umana e la consapevolezza della responsabilità di ciascun cittadino.
La competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa implica abilità di base nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT): l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet.
Imparare a imparare è l’abilità di preservare nell’apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia  a livello individuale che in gruppo. Questa competenza comprende la consapevolezza del proprio processo di apprendimento e dei propri bisogni, l’identificazione delle opportunità disponibili e la capacità di sormontare gli ostacoli per apprendere in modo efficace.
Questa competenza comporta l’acquisizione, l’elaborazione e l’assimilazione di nuove conoscenze e abilità come anche la ricerca e l’uso delle opportunità di orientamento. Il fatto di imparare a imparare fa sì che i discenti prendano le mosse da quanto hanno appreso in precedenza e dalle loro esperienze di vita per usare e applicare conoscenze e abilità in tutta una serie di contesti: a casa, sul lavoro, nell’istruzione  e nella formazione. La motivazione e la fiducia sono elementi essenziali perché una persona possa acquisire tale competenza.
Le competenze sociali e civiche includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario.
La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitici e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica.
Il senso di iniziativa e l’imprenditorialità concernono la capacità di una persona di tradurre le idee in azione. In ciò rientrano la creatività, l’innovazione e l’assunzione di rischi, come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. É una competenza che aiuta gli individui, non solo nella loro vita quotidiana, nella sfera domestica e nella società, ma anche nel posto di lavoro, ad avere consapevolezza  del contesto in cui operano e a poter cogliere le opportunità che si offrono ed è un punto di partenza per le abilità e le conoscenze più specifiche di cui hanno bisogno coloro che avviano o contribuiscono ad un’attività sociale o commerciale. Essa dovrebbe includere la consapevolezza dei valori etici e promuovere il buon governo.
Consapevolezza ed espressione culturale riguarda l’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive.
PROFILO DELLO STUDENTE
La generalizzazione degli istituti comprensivi, che riuniscono scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, crea le condizioni perché si affermi una scuola unitaria di base che prenda in carico i bambini dall’età di tre anni e li guidi fino al termine del primo ciclo di istruzione e che sia capace di riportare i molti apprendimenti che il mondo oggi offre entro un unico percorso strutturante.
Il profilo che segue descrive, in forma essenziale, le competenze riferite alle discipline di insegnamento e al pieno esercizio della cittadinanza, che un ragazzo deve mostrare di possedere al termine del primo ciclo di istruzione. Il conseguimento delle competenze delineate nel profilo costituisce l’obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano.
Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione
Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni.
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.
Nell’incontro con persone di diversa nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea.
Riesce ad utilizzare una lingua europea nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche. Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.
Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.
Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.
Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. E’ disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.

PROGETTI DIDATTICI PROPOSTI PER L'ANNO SCOLASTICO
Nell’ambito dell’offerta formativa le insegnanti propongono diversi progetti didattici, che in pratica costituiscono degli approfondimenti di argomenti disciplinari e raggiungono delle competenze specifiche che vanno oltre quelle dettate dalle indicazioni nazionali.
I progetti proposti dalle insegnanti possono interessare gli alunni della classe o possono considerarsi progetti d’istituto se coinvolgono tutti gli alunni della scuola primaria o della scuola intera.
Collaborano alla stesura dei progetti i genitori degli alunni che hanno particolari specializzazioni e che contribuiscono ad approfondire particolari tematiche trattate.
I progetti didattici cambiano di anno in anno, coprono argomenti disciplinari diversi, dall’astronomia alla storia, dalla convivenza civile all’attualità, dalla geografia all’alimentazione, etc. e mirano ad arricchire la formazione culturale dell’alunno a 360° nel corso di tutto il ciclo scolastico. 
 
LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA
La valutazione è la risultante di un processo di apprendimento basato sul feedback e sull’orientamento attuato attraverso un’attenta osservazione, incoraggiamenti e consigli che permettono al bambino in qualunque fase del suo apprendimento di progredire o di avvicinarsi al traguardo finale.
Dall’anno scolastico 2008/09 la valutazione è espressa in decimi ed integrata da un giudizio quadrimestrale (ottobre-gennaio=valutazione intermedia); (febbraio-maggio=valutazione finale).
La valutazione deve avere come punto di forza un criterio unico ed oggettivo per tutti gli alunni, che riguarda:
  • Le conoscenze (il sapere);
  • Le competenze (il saper fare);
  • Le capacità (il saper essere);
  • I comportamenti.
La valutazione degli allievi serve a valutare se il processo di formazione è adeguato alla situazione reale ed in caso contrario ad intervenire per modificarlo così da perseguire i fini stabiliti.
La valutazione si effettua attraverso la verifica degli apprendimenti eseguita in modo costante, regolare e programmato su tutte le componenti e le attività del processo formativo.
La verifica didattica permetterà:
  • il continuo adeguamento dei processi di insegnamento-apprendimento alle richieste degli allievi,alle reali possibilità, alle loro diversità;
  • la promozione di stili di apprendimento diversi;
  • il potenziamento delle capacità sviluppando le diversità e riducendo la dispersione;
  • l’accertamento del pieno sviluppo dei poliedrici aspetti della personalità;
  • la registrazione dei progressi nell’apprendimento e nel comportamento;
  • la misurazione del grado di conoscenze, competenze e capacità raggiunte.

Interventi individualizzati
Nella fase di rilevazione iniziale vengono raccolti dati desunti dalle prove d’ingresso e dalla costante e dettagliata osservazione; dalla definizione attenta della situazione di partenza si mira a rilevare il possesso dei prerequisiti considerati fondamentali per l’individuazione degli obiettivi e delle strategie d’intervento: interventi didattici di recupero-consolidamento-potenziamento, individualizzati o per gruppi omogenei, proposti nella stesura della programmazione.
Tali interventi didattici di recupero-consolidamento-potenziamento saranno attivati anche in orario extracurriculare ove necessario.
Per poter pianificare efficaci percorsi formativi che garantiscano uguaglianza di opportunità vengono presi in considerazione i seguenti parametri:
 
Area educativa
Abilità sociali
  • rispetto delle regole/comportamento con i compagni e con gli adulti
  • partecipazione alle attività scolastiche
  • collaborazione
 
Abilità personali
  • Autovalutazione e capacità di scelta
  • Autonomia dell’acquisizione del sapere (metodo di studio)
  • Autonomia nel saper fare (metodo di lavoro, organizzazione, etc.)
 
Area cognitiva
Abilità tecniche
  • Ascolto
  • Lettura e comprensione
  • Espressione nei diversi linguaggi
      
Abilità logiche
  • Osservazione / analisi / riflessione
  • Applicazione/ valutazione / sintesi

SCUOLA SOSTENIBILE - LEGAMBIENTE CAMPANIA
 Legambiente Campania Onlus si ripropone tramite le sue iniziative di costruire esperienze di partecipazione e di cittadinanza dove siano gli alunni, con una propria autonomia, ad essere protagonisti. Il tutto perfettamente modulabile sulla programmazione e sull’offerta didattica delle scuole di riferimento, in totale sinergia con il corpo docenti.
Le nuove indicazioni per il curricolo e le novità normative sull’apprendimento permanente aprono nuove riflessioni sulle finalità e le modalità di fare scuola. Chi come Legambiente ha sempre lavorato sull’educazione alla cittadinanza, guarda a queste prospettive come ad un’opportunità per rispondere
meglio alle sempre più complesse sfide educative che non solo la scuola, ma tutta la società deve affrontare.
L’impegno di Legambiente Scuola e Formazione nel formare le future generazioni sulla salvaguardia e sul rispetto per l’ambiente è molteplice; le lezioni sia frontali che laboratoriali, propongono agli alunni di esporre idee nuove sulla salvaguardia dell’ambiente.
I progetti educativi proposti dall’Associazione sono una opportunità per far crescere negli studenti le competenze per leggere una realtà sempre più complessa (dove reale e locale si fondono) e per capire dove va il mondo, la consapevolezza di sé, della propria identità personale e di quella collettiva, la capacità di assumersi responsabilità e di partecipare alla vita sociale. Tali attività formative vengono organizzate e gestite secondo le regole delle buone pratiche cioè partendo e prendendo spunto da attività concrete nei settori e mettendo a disposizione esperienze conclamate di strutture effettivamente funzionanti nei settori oggetto delle attività.
I percorsi didattici proposti hanno lo scopo, lavorando in gruppo, di far scoprire agli alunni quanta storia c’è dietro ad ogni “cosa” e “fenomeno”, di ascoltare, guardare, ricordare le buone  pratiche, da poter trasferire nelle scuole e nel proprio contesto territoriale.
A tale scopo gli esperti educatori di   Legambiente in collaborazione con il nostro personale interno proporranno agli alunni delle attività ludico- informative per avvicinare quanto più possibile i fruitori del progetto al mondo che li circonda cercando di sensibilizzarli e rendendoli autori ed attori del progetto. 

L'EDUCAZIONE MOTORIA NELLA SCUOLA PRIMARIA
L’affermazione nella cultura contemporanea dei nuovi significati di corporeità, di movimento e di sport si manifesta, sul piano personale e sociale, come esigenza e crescente richiesta di attività motoria e di pratica sportiva. La scuola primaria, pertanto, nell’ambito di un’educazione finalizzata anche alla presa di coscienza del valore del corpo, inteso come espressione della personalità e come condizione relazionale, comunicativa, espressiva, operativa, favorisce le attività motorie e di gioco- sport.
Nel promuovere tali attività essa, mentre considera il movimento, al pari degli altri linguaggi, totalmente integrato nel processo di maturazione dell’autonomia personale, tiene presenti gli obiettivi formativi da perseguire in rapporto a tutte le dimensioni della personalità:
  • Morfologico-funzionale;
  • Intellettivo-cognitiva;
  • Affettivo-morale.
 
FINALITÀ:
  • Promuovere lo sviluppo delle capacità relative alle funzioni senso-percettive;
  • Consolidare e affinare, a livello concreto, gli schemi motori statici e dinamici indispensabili al controllo del corpo e alla organizzazione dei movimenti;
  • Concorrere allo sviluppo di comportamenti relazionali mediante la verifica vissuta in esperienze di gioco e di avviamento sportivo, dell’esigenza di regole e di rispetto delle regole stesse sviluppando anche la capacità di iniziativa e di soluzione dei problemi;
  • Collegare la motricità all’acquisizione di abilità relative alla comunicazione gestuale e mimica, al rapporto tra movimento e musica, per il miglioramento della sensibilità espressiva.
  
OBIETTIVI:
Il movimento si educa attraverso meccanismi di percezione, coordinazione, selezione ed esecuzione presenti in qualsiasi azione motoria intenzionale. Compito dell’insegnante è promuovere in ogni alunno, nel rispetto del livello di maturazione individuale il progressivo controllo del comportamento motorio.
Le capacità coordinative deputate alla scelta del movimento, alla sua direzione e al suo controllo,  possono essere identificate in:
  • Percezione, conoscenza e coscienza del corpo,
  • Coordinazione oculo-manuale e segmentaria,
  • Organizzazione spazio-temporale,
  • Coordinazione dinamica generale.
  
INDICAZIONI  DIDATTICHE:
Le attività motorie, per essere funzionali devono essere praticate in forma ludica, con differenziazioni significative a secondo delle varie fasce d’età.
Nella prima fascia d’età (6-7 anni) si farà riferimento a tutta la vasta gamma di giochi motori frutto  della spontaneità e naturale motricità dei fanciulli, utilizzando giochi simbolici, d’imitazione, d’immaginazione, d’invenzione, di situazione, dei ruoli, di regole, etc.
Nella seconda fascia d’età (8-10 anni) il raggiungimento di livelli di autonomia, è legato alle esperienze educative vissute, all’ampiezza della base motoria, al complesso delle capacità coordinative acquisite.
In una prospettiva realmente formativa, acquistano in tal senso rilevanza tutte le attività polivalenti (percorsi, circuiti, etc.) ed i giochi di squadra con regole ovvero attività sportive significative (pre-atletica: corse, salti, lanci; ginnastica: agilità, ritmo).
 
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